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GDO e digitalizzazione: come sarà il supermercato del futuro?

Verso tecnologie evolute e servizi sempre più flessibili

Gdo e digitalizzazione

La recente pandemia di Coronavirus ha fortemente modificato i trend nel settore della Grande Distribuzione Organizzata (GDO), e questi cambiamenti continueranno a ripercuotersi anche nel futuro, modificando il nostro modo di concepire la spesa nei supermercati. Di riflesso, i giganti della GDO dovranno muovere tutti i passi necessari a rispondere alle nuove esigenze dei loro consumatori.

Il ruolo chiave della digitalizzazione

A giocare un ruolo chiave sarà, soprattutto, la digitalizzazione.

Le prime tracce di questa tendenza sono diventate visibili nel 2020, a soli due mesi dall’inizio della pandemia, quando gli acquisti online hanno subito un’impennata e i grandi supermercati hanno dovuto implementare sistemi di e-commerce sempre più evoluti per rispondere al crescente volume di traffico.

Gli acquisti online, comunque destinati a restare anche a pandemia finita, sono già ora una delle modalità della spesa utilizzate in assoluto e la GDO punta ora su tecnologie evolute e su servizi sempre più flessibili (pick-up e delivery in primis) che rispondono alla domanda di sicurezza, semplicità, rapidità di fornitura e consegna proveniente dai clienti.

 

Un esempio? Il gruppo COOP  all’inizio del 2021, ha inaugurato un nuovo impianto di packaging completamente automatizzato nella catena Svizzera, in grado di ottimizzare gli imballaggi tarandoli sulle dimensioni effettive dei prodotti, così da ridurre al minimo il consumo di carta. 

Il Gruppo COOP sembra puntare moltissimo sul cosiddetto “supermercato del futuro”, e lo fa già da prima della pandemia, tanto che il primo progetto in questo senso risale a qualche anno fa, con una presentazione dedicata nel corso di EXPO2015.

È tuttavia evidente che l’ultimo anno abbia spinto l’azienda a premere sull’acceleratore. Ecco quindi che, in collaborazione con Accenture, è nato presso il Bicocca Village di Milano un negozio “a libero servizio”, distribuito su 1000 metri quadrati e focalizzato su concetti come esperienza, informazione e condivisione.

Massima attenzione è stata dedicata quindi all’esperienza d’acquisto, che risponde ora all’esigenza chiave dell’era digitale: quella di ottenere informazioni chiare, dettagliate, finalizzate a coinvolgere in modo semplice e intuitivo.

 

" L’esigenza chiave dell’era digitale: ottenere informazioni chiare, dettagliate, finalizzate a coinvolgere in modo semplice e intuitivo."

Il ruolo della tecnologia nella GDO di domani

Tra gli esempi più calzanti relativi al supermercato del futuro realizzato a Milano da COOP e che servirà quasi certamente come blueprint per gli altri player di settore figura l’utilizzo intelligente della tecnologia digitale, che va a fondersi in modo sinergico con l’esperienza umana dell’utente.

Le novità sono tre, tutte di tipo strutturale-informativo:

  1. I banchi interattivi, per visualizzare informazioni aggiuntive sul prodotto su un apposito monitor. Il consumatore potrà quindi scoprire origine, valori nutrizionali, presenza di eventuali allergeni, istruzioni per la conservazione e lo smaltimento, prodotti correlati, promozioni in corso tramite un semplice movimento della mano.
  2. Gli scaffali verticali, totalmente riprogettati nel layout per favorire un’applicazione tattile tra le diverse categorie di prodotto. Queste possono essere filtrate per aiutare a individuare il prodotto desiderato, le informazioni ad esso riferite e le eventuali promozioni in corso, consentendo di ottenere un’etichetta “aumentata” con dati informativi estesi sulla merce che si desidera acquistare.
  3. Real time data, ossia una visualizzazione dati in tempo reale garantita dalla presenza di ben 54 monitor dislocati per 20 metri lineari, che permetterà di conoscere i prodotti più venduti, i valori del marchio, le offerte speciali del giorno, ma anche le notizie del momento.

La Customer Experience e l’ecosostenibilità resteranno centrali

Anche in supermercati del futuro totalmente digitalizzati, l’esperienza dell’utente dovrà comunque rimanere centrale e di alto livello.

Si punta su materiali fortemente materici come il legno, che andranno progressivamente a sostituire i tradizionali arredi in metallo, ma anche su scelte espositive completamente a vista, dando vita a una versione macro delle micro-botteghe rionali, orientate all’accoglienza e al calore umano, ma con il plus delle tecnologie di ultima generazione.

Il tutto, prestando sempre più attenzione all’aspetto della sostenibilità ambientale: dalla scelta di materiali ecocompatibili e riciclabili alla riduzione sistematica degli sprechi, dal risparmio energetico fino alla proposta di prodotti etici e sostenibili, dai trasporti alle consegne.

La filosofia green di MEIKO per la sostenibilità ambientale

Anche MEIKO è consapevole dell’importanza cruciale giocata dalla sostenibilità ambientale nell’industria di domani. Non a caso, l’azienda ha stilato il suo primo report sulla sostenibilità, ponendosi obiettivi importanti che interessano ogni step produttivo, ma anche la Ricerca e Sviluppo, le infrastrutture, i trasporti, dando vita a una strategia aziendale che mira a ridurre l’impatto sull’ambiente attraverso scelte e protocolli intelligenti.

MEIKO si propone di utilizzare materie prime sostenibili, intese come durevoli nel tempo e riciclabili una volta che la macchina avrà terminato il suo ciclo di vita e dovrà dunque essere smaltita. Il ciclo di vita di ogni macchina MEIKO rimane comunque orientato alla lunga durata nel tempo, alla massima efficienza energetica, all’ottimizzazione nell’utilizzo di risorse come acqua e detersivi, alla totale ergonomia per un incremento sensibile del benessere degli operatori durante l’utilizzo delle soluzioni di lavaggio.

Per MEIKO, la sostenibilità è dunque un approccio che comincia dall’interno per poi riflettersi verso l’esterno: rispetto dell’ambiente e digitalizzazione sono un futuro che è già presente, e devono essere implementati al meglio perché ciascuno di noi possa trarne beneficio.