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Mal di schiena e lavoro nella ristorazione: come prevenirlo

Postura scorretta, stress, processi di lavoro non studiati nei dettagli: il mal di schiena può avere molte cause. La buona notizia è che una progettazione intelligente della cucina tiene conto dell'ergonomia come fattore importante, migliorando così la salute dei collaboratori e riducendo i giorni di inabilità al lavoro. L'articolo completo è disponibile qui.

1. Migliorare equilibrio tra vita lavorativa e privata

Avere collaboratori sani e motivati è un grande vantaggio per le aziende del settore della ristorazione. Per questa ragione i datori di lavoro di oggi dovrebbero migliorare l'equilibrio tra vita lavorativa e privata dei loro collaboratori. Oltre all'orario di lavoro flessibile, al tempo da dedicare al perfezionamento professionale e alla famiglia, la promozione di attività sportive (ad es. iscrizione a una palestra che offra corsi mirati per la schiena) è uno degli aspetti che rendono interessante un datore di lavoro.

2. Mantenere la postura corretta

Assumiamo troppo spesso una posizione che causa la lordosi, affatichiamo la colonna vertebrale sollevando pesi in modo errato e portiamo carichi troppo pesanti. È bene stare in piedi e seduti con la schiena dritta. Quando si sollevano oggetti pesanti, è bene accovacciarsi e alzarsi tenendo la schiena diritta (non piegata in avanti!). Inoltre, è necessario rafforzare e allenare tutti i muscoli del tronco (schiena, addome, ecc.).

3. Tenere conto dell'ergonomia

Un posto di lavoro ergonomicamente ben attrezzato nel settore della ristorazione può contribuire a migliorare la soddisfazione e la salute dei dipendenti, oltre che l'efficienza. Il tema dell'ergonomia dovrebbe essere preso in considerazione fin dalla fase di progettazione. In concreto, ciò significa che le condizioni di lavoro, i processi di lavoro e la disposizione degli oggetti da afferrare dovrebbero essere ottimizzati in termini di spazio e di tempo.

4. Le scarpe giuste

Indossare delle buone scarpe è particolarmente importante per i collaboratori nel settore della ristorazione! Proviamo a immaginare di dover stare in piedi per la maggior parte del tempo. Una buona scarpa non deve quindi solo essere comoda (senza tacchi o con tacchi piatti), ma anche sostenere e ammortizzare il piede, proteggere le articolazioni e dare sostegno. Così il dolore alle gambe, il senso di bruciore ai piedi e il mal di schiena appartengono al passato.

5. Chi sta troppo fermo si arrugginisce

Anche se si sta molto in piedi per via del lavoro, è bene dedicarsi a un'attività dinamica nel tempo libero. Da un lato, fare esercizio fisico all'aperto ci mantiene mentalmente e fisicamente in forma - dall'altro lato, il movimento all'aria fresca riduce lo stress e può migliorare l'umore. Sport come il nordic walking, il ciclismo, il nuoto, il jogging e le escursioni sono adatti anche per i principianti!

6. Più serenità!

Questo consiglio vale sia per la vita professionale che privata: non bisogna sempre cercare di soddisfare gli altri. È bene prendersi del tempo per sé e concedersi delle pause. Solo chi di tanto in tanto si prende del tempo per sé, si occupa della propria famiglia e dei propri amici, si mantiene in salute e in forma a medio termine e svolgerà bene anche il proprio lavoro.

Più ergonomia sul posto di lavoro

Per evitare che le persone che eseguono intensi lavori fisici soffrano di malattie dell'apparato muscolo-scheletrico, gli esperti, come il Prof. Dr.-Ing. Peter Schwarz dell'istituto universitario Albstadt-Sigmaringen, raccomandano di provvedere a una maggiore ergonomia sul posto di lavoro. Il fisico della Facoltà di Life Sciences ritiene che l'ergonomia sia ormai diventata da tempo un fattore importante nella progettazione delle cucine industriali. "Chi progetta una cucina industriale deve avere dimestichezza con la pianificazione dei processi e della logistica, in quanto ha a che fare con un'azienda produttiva artigianale per la preparazione di alimenti. Tenere in considerazione l'ergonomia fa parte delle basi della progettazione" sostiene Schwarz, che subito specifica: "Naturalmente l'ergonomia ripaga! Dopotutto, la produttività e l'efficienza sono direttamente collegate a questo fattore!"

 

Cosa significa "ergonomia"?

La parola è composta dai termini greci "ergon" (lavoro) e "nomos" (legge, regola). Per ergonomia si intende in genere l'adattamento reciproco ottimale tra una persona e le sue condizioni di lavoro. L'ergonomia sul posto di lavoro ha lo scopo di creare migliori condizioni per il lavoratore ottimizzando la postazione e le attrezzature di lavoro (macchine, utensili, ecc.). Concretamente ciò significa che le condizioni di lavoro, i processi di lavoro, la disposizione degli oggetti da afferrare, ecc. sono ottimizzati in termini di spazio e di tempo.

Inoltre, le attrezzature vengono continuamente migliorate per consentire di ottenere i migliori risultati qualitativi ed economici possibili. I lavoratori devono stancarsi il meno possibile e non accusare nessun disturbo di salute, nemmeno se svolgono il lavoro per anni. Per il Prof. Dr.-Ing. Peter Schwarz, fisico all'istituto universitario di Albstadt-Sigmaringen, facoltà Life Sciences, un posto di lavoro organizzato in maniera ergonomica porta anche a una maggiore soddisfazione e accettazione da parte dei collaboratori: "Questo, a sua volta, implica meno errori e tempi di assenza dal lavoro inferiori, e dunque genera una maggiore efficienza."